martedì 17 maggio 2016

Bologna Kicking Ass! (In A Very Sad Way, Of Course...) - Sophia Live @ Il Covo Bologna 6 Maggio 2016

7 anni dopo il suo ultimo concerto full band (con archi) e 6 dal tour acustico in solitario ritorna Robin-Sophia.
Un ritorno preceduto dal nuovo disco  As We Make Our Way (Unknown Harbours) e prima ancora dal singolo It's Easy To Be Lonely
Tour breve, quasi un rodaggio visto anche che, a parte il fido Jeff Townsin alla batteria, gli altri musicisti sono tutti nuovi e giovanissimi.
Propedeutico per un (ben più sostanzioso, ci si augura) tour autunnale, stagione che maggiormente e meglio si adatta al mood dell’opera e della personalità di Robin, mood al quale sembra si siano adattati alla perfezione i novelli Sophia, almeno musicalmente.
L’occasione è di quelle “importanti” ed il Covo è stracolmo ed esplode all’ingresso (dalle retrovie) del gruppo che sale sul palco sulle note di Unknown Harbours ed è subito ultimo disco con Resisting.


Da questa in poi, i primi 9 brani sono tutti quelli dell’ultimo lavoro, nello stesso identico ordine del disco.
Anche per questa scelta, ci si rende ancor più conto del sapore di prova generale.
Dal vivo il gioco funziona perfettamente, con quell’equilibrio tra brani prettamente rock e ballate a la…Sophia, e le esecuzioni live, dopo le perplessità dei 2 lavori precedenti, convincono ancor di più di essere davanti ad un signor disco che, se non si può paragonare alle prime 3 opere, ci riporta un Robin in gran forma.
Insomma la continuità del discorso interrotto e ripreso nella medesima maniera.
E non potrebbe essere diversamente.
Terminato il nuovo, si torna al passato con una stupenda (e forse inaspettata) Bad Man seguita da 2 lance conficcate nei deboli cuoricini dei suoi fan, che fanno diventare lucidi gli occhi mentre le cantano in coro con lui.
So Slow, cantata dalla prima all’ultima strofa, in coro dall’intero audience, tanto che alla fine Robin chiede di essere nuovamente presenti nel caso decidesse di registrarne una nuova versione live e poi rincara la dose con un “Bologna, kicking ass… in a very sad way, of course”…
E poi If Only ancora in coro anche se più sommessamente.
C’è ancora il tempo per Oh My Love, la più debole del mazzo, seguita dal trittico Desert song nr 2, Darkness e The River Song che toglie il fiato e mette alla prova i timpani e le coronarie di tutti i presenti nel minuscolo locale.
Arrivano, così, i 2 bis con una inattesa Birds ed una più prevedibile I Left You.
1 ora e ¾ di concerto praticamente senza soste, intenso, energico, emozionante.

Welcome back Robin, ci rivedremo quando le foglie saranno ingiallite, proprio come quelle sulla copertina di People are like Seasons

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