Foto By Giudizisommari |
Hey Vez, bè, allora, bello ma...
Ogni concerto si riduce alle aspettative che avevi. Il concerto di ieri dei My Bloody Valentine le mie aspettative le ha disattese completamente. E per una ragione precisa, non perchè sia stato brutto, scarico o non suonato come mi aspettassi, ma perchè Shields e soci hanno fatto una scelta precisa, quella di preferire il rumore alla melodia. Scelta che avrà sicuramente fatto felici i fans del gruppo, ma non uno come me che nella musica ancora ricerca il pop (alto, aristocratico, come volete, ma sempre di pop si tratta). Dei MBV ho sempre adorato la loro capacità di creare eteree figure musicali ricavate direttamente dalle nuvole e plasmate dall'incommensurabile talento compositivo e produttivo di Kevin Shields.
La scelta di escludere la voce dai suoni (inudibile quella di Shield appena un poco più alta quella di Bilinda Butcher) ha escluso la possibilità del fruire pop del concerto, impastando le parti vocali all'interno del suono creando grumi di rumore.
Per me è un peccato perchè penso di non aver mai sentito suoni così belli ad un concerto. In un Estragon gremito come per le grandi occasioni lo show è partito tra meravigliosi visual colorati e psichedelici, le chitarre di “I only said” e soprattutto le batterie, sembravano uscite dalla provetta di uno scienziato del suono, una pulizia e un nitore annichilenti. La voce, o meglio, quei sussurri mi hanno personalmente guastato una serata che sarebbe stata, forse, indimenticabile.
La scaletta si dipana per più di un ora e 45 minuti tra pezzi vecchi, classici dell'intramontabile Loveless (lo zenith dello shoegaze, e forse della musica d'oltremanica tutta dal 1991 a oggi, “When You Sleep” arriva per seconda, tutto e subito) e le nuove composizioni del recente e attesissimo omonimo. Il rumore prevale sulla forma canzone con gli strumenti che si fondono creando un magma di suono. Penso, senza ironia, che i veri fans del gruppo ieri siano rimasti entusiasti, abbiano raggiunto più volte l'orgasmo. Io, purtroppo mi sono annoiato mortalmente nonostante i My Bloody Valentine abbiano fatto esplodere l'Estragon con i loro attacchi sonici annichilenti, l'unico momento, per me davvero esaltante è stata la parte centrale di “You Make me Realise”, 15 minuti di rumore bianco senza sosta, stremante anche per le orecchie più allenate, questo si davvero potente e annientante.
Il concerto si chiude con la noia fatta canzone, "Wonder 2" riesce ad essere peggio che su disco, non so se mi spiego.
Un'occasione sprecata, per me, sicuramente un piacere per altri.
Scelte e aspettative.
Quindi zio? Bè vez, bello ma...
SETLIST:
I Only Said
When You Sleep
New You
You Never Should
Honey Power
Cigarette in Your Bed
Only Tomorrow
Come in Alone
Only Shallow
Thorn
Nothing Much to Lose
Who Sees You
Soon
Feed Me With Your Kiss
You Made Me Realise
Wonder 2
Ogni concerto si riduce alle aspettative che avevi. Il concerto di ieri dei My Bloody Valentine le mie aspettative le ha disattese completamente. E per una ragione precisa, non perchè sia stato brutto, scarico o non suonato come mi aspettassi, ma perchè Shields e soci hanno fatto una scelta precisa, quella di preferire il rumore alla melodia. Scelta che avrà sicuramente fatto felici i fans del gruppo, ma non uno come me che nella musica ancora ricerca il pop (alto, aristocratico, come volete, ma sempre di pop si tratta). Dei MBV ho sempre adorato la loro capacità di creare eteree figure musicali ricavate direttamente dalle nuvole e plasmate dall'incommensurabile talento compositivo e produttivo di Kevin Shields.
La scelta di escludere la voce dai suoni (inudibile quella di Shield appena un poco più alta quella di Bilinda Butcher) ha escluso la possibilità del fruire pop del concerto, impastando le parti vocali all'interno del suono creando grumi di rumore.
Per me è un peccato perchè penso di non aver mai sentito suoni così belli ad un concerto. In un Estragon gremito come per le grandi occasioni lo show è partito tra meravigliosi visual colorati e psichedelici, le chitarre di “I only said” e soprattutto le batterie, sembravano uscite dalla provetta di uno scienziato del suono, una pulizia e un nitore annichilenti. La voce, o meglio, quei sussurri mi hanno personalmente guastato una serata che sarebbe stata, forse, indimenticabile.
La scaletta si dipana per più di un ora e 45 minuti tra pezzi vecchi, classici dell'intramontabile Loveless (lo zenith dello shoegaze, e forse della musica d'oltremanica tutta dal 1991 a oggi, “When You Sleep” arriva per seconda, tutto e subito) e le nuove composizioni del recente e attesissimo omonimo. Il rumore prevale sulla forma canzone con gli strumenti che si fondono creando un magma di suono. Penso, senza ironia, che i veri fans del gruppo ieri siano rimasti entusiasti, abbiano raggiunto più volte l'orgasmo. Io, purtroppo mi sono annoiato mortalmente nonostante i My Bloody Valentine abbiano fatto esplodere l'Estragon con i loro attacchi sonici annichilenti, l'unico momento, per me davvero esaltante è stata la parte centrale di “You Make me Realise”, 15 minuti di rumore bianco senza sosta, stremante anche per le orecchie più allenate, questo si davvero potente e annientante.
Il concerto si chiude con la noia fatta canzone, "Wonder 2" riesce ad essere peggio che su disco, non so se mi spiego.
Un'occasione sprecata, per me, sicuramente un piacere per altri.
Scelte e aspettative.
Quindi zio? Bè vez, bello ma...
SETLIST:
I Only Said
When You Sleep
New You
You Never Should
Honey Power
Cigarette in Your Bed
Only Tomorrow
Come in Alone
Only Shallow
Thorn
Nothing Much to Lose
Who Sees You
Soon
Feed Me With Your Kiss
You Made Me Realise
Wonder 2
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