venerdì 25 febbraio 2011

Live Report dei Verdena - Pescara Pala Elettra 2

“Questo concerto s' ha da fare”, si legge su riviste locali che parlano di tutto fuorchè del recupero data dei Verdena a Pescara. Il concerto del 28 gennaio era saltato per motivi legati alla sicurezza e questo in molti, anzi moltissimi lo sanno. Il recupero c'è stato e, secondo indiscrezioni, gli stessi Verdena sono stati colpiti dalla grande partecipazione dei fan su internet ad invocare un loro ritorno. Visto che siamo in argomento, è proprio la rete, il social network, il blog, il luogo nel quale per quasi un mese si è parlato di questo concerto. E questa era l'argomentazione sulla quale si soffermava maggiormente anche la “rivista locale”. Sono stati fatti veri e propri processi mediatici sulla testa dell'organizzatore. Insulti, lamentele, atti di isterismo che hanno unito più di mille persone. Personalmente, penso che l'errore sia stato piuttosto madornale, e annunciare l'annullamento del concerto a poche ore dal suo inizio, un atto che avrebbe fatto incazzare persino il Mahatma Ghandi. Ma al tempo stesso, credo che tutto questo accanimento mediatico di gente che scrive di “dipendere dalla bacheca dell'evento dei Verdena”, di visitarla svariate volte al giorno, lasciando ogni tanto un offesa qui, un insulto là, in modo liberatorio, sia una cosa piuttosto morbosa (ma, ahimè, condivisa da molti). Ci è stato dato il dono della parola, della libertà di espressione e di denuncia, quindi cerchiamo di farne un uso migliore senza cadere nel qualunquismo.

Ma parliamo di musica che è meglio...verdena concerto pescara

Nonostante questo spostamento di data non abbia permesso a molte persone di partecipare al concerto (all'ingresso erano disponibili in vendita molti biglietti dovuti al rimborso), il Pala Elettra 2, una sorta di container gigante con base in cemento, con 2 tribunette, era ugualmente piuttosto gremito.

Fuori fa freddo e già in coda mi rendo conto che l'età media del pubblico verte sulla minore età. All'entrata la prima cosache salta agli occhi è il grande spiegamento di forze dell'ordine, pompieri, sicurezza (la stessa del Wake Up) e finanza, con tanto di cani. Uno schieramento che penso non si sarebbe visto neanche al concerto di Bob Marley che apriva i Dimmu Borgir. Dopo un rapido giro d'ispezione, decido di sedermi sugli spalti, in quanto non molto coinvolto dalla situazione generale dell'evento e conoscendo molto bene i problemi tecnici a livello di suono dei concerti dei Verdena. Si rivelerà una scelta piuttosto azzeccata. Intorno alle 22 i tre bergamaschi salgono sul palco accompagnati dal turnista Omid Josi per apprestarsi a macinare quasi per intero l'ultima fatica, “Wow”. L'inserimento delle tastiere e dei synth è la caratteristica innovativa del nuovo doppio album e, dal vivo, “rafforzano” i brani dei primi quattro dischi. Si apre con “Adoratorio”. Il pubblico è già piuttosto accalorato dalla voglia di sentirli dal vivo, sfuggitagli inesorabilmente un mese fa. L'acustica non è delle migliori, non oso immaginare sotto al palco cosa possano sentire i ragazzi unitisi in una massa omogenea e festaiola. Segue “Scegli me”, la folla entusiasta la canta come fosse già un brano storico della band. Dopo “Per sbaglio” è la volta di un primo tuffo nel passato con “Logorrea” suonata più velocemente dell'originale e che dal vivo gode sempre di una forte carica. La qualità sonora dei Verdena, grazie anche all'inserimento di Omid, è nettamente superiore rispetto ai vecchi live del tour di promozione di Requiem. Alberto, Luca e Roberta si scambiano gli strumenti per tutto il concerto,

devo ammettere che i pezzi più sbilenchi alla fine risulteranno quei vecchi brani nei quali Alberto suona la chitarra. “Badea Blues”, molto attesa dal sottoscritto, si rivela una piccola delusione apparendo piuttosto moscia e non avendo inaspettatamente la stessa presa e atmosfera che mostra su disco. Si continua con “Nuova Luce” e “Lui Gareggia” fino al primo estratto da Requiem, “Caños”. Dopo l'intervallo di “Mi Coltivo” si ritorna a Requiem con “Muori Delay”che sfocia nell'emotiva e romantica“Tu e me”.

“Castelli in Aria” ed è la volta del singolo apripista “Razzi Arpia Inferno e Fiamme”, un inno per i neofiti, poche emozioni per il sottoscritto. Si continua a srotolare “Wow” con “Ė solo Lunedì”, “Le Scarpe Volanti” e “Miglioramento”, una delle più attese della serata che si rivelerà dal vivo un grande brano portatore di brividi ed emozioni. Parlando di emozioni, l'incredulità è molta quando arrivano le prime note de “L'Infinita Gioia di Henry Bahus”, un pezzo che a distanza di decenni commuove ancora. Nell'evoluzione della band, è bello vedere il non distacco completo da quelle canzoni adolescenziali che hanno forgiato intere generazioni. Segue “Loniterp”. Storcevo il naso ascoltandola su disco ma devo ammettere che dal vivo si rivelerà una delle più belle della serata, eseguita magistralmente. Alberto prende in mano la chitarra e accenna un improvvisato intro di “Viba” per poi introdurre “Spaceman”, nella quale inciampa un po' nei riff di chitarra. A chiudere la prima parte del concerto “Il Caos Strisciante” che trascina il pubblico nel pogo come un onda che si staglia contro le rocce.

Dopo il rituale tipico del bis, i quattro tornano sul palco. A fare da sottofondo al loro rientro in scena, l'eco di “12,5 mg”, la traccia sperimentale composta con i sintetizzatori da Luca Ferrari, accennata qualche secondo nell'introdurre le due parti di “Sorriso in Spiaggia”.

verdena pescara palaelettraAlberto si sbilancia e al microfono esclama un “grazine”. Roberta d'altro canto scambia qualche sillaba in più col pubblico che già dalle prime note di “Luna” doppia in coro uno dei brani più amati e famosi della band. “Non prendere l'acme, Eugenio” spezza un po l'atmosfera virando bruscamente verso la psichedelia acida, caratteristica fortemente ricercata nel precedente “Requiem”. A chiudere il concerto, “Lei Disse”, specularmente al secondo disco di “Wow”.

La riflessione che mi sento di fare è assolutamente soggettiva e quindi contestabile. Avevo letto per farmi un idea, alcuni report precedenti a questo concerto e devo ammettere che non rendono affatto l'idea di quello che ho sentito ieri sera. Se prima non riuscivo ancora a delineare un parere ben preciso su quest'ultimo doppio album, ora grazie a questo concerto sono riuscito a trarre alcune conclusioni. I brani nuovi sono senza ombra di dubbio l'apice creativo e qualitativo della band. Sfortunatamente, però, sentendoli suonare dal vivo non mi hanno suscitato quelle emozioni forti e suggestive dei primi album. Il problema potrebbe essere quello di non aver assimilato ancora del tutto le nuove tracce anche se non credo sia questo. All’epoca del Requiem tour non conoscevo ancora bene molte canzoni eppure l'effetto che mi fecero fu totalmente diverso. Non disdegno affatto la scelta di brani pacati, meno ruvidi e non si tratta dell'evoluzione verso sonorità melodiche (avrei apprezzato molto il proporre di brani come “Nel mio letto”, “Non è” giusto per fare un esempio) a farmelo pensare. Semplicemente, le nuove canzoni mi sono arrivate poco e apparse un po' fini a se stesse.

Nonostante questa piccola osservazione soggettiva, i Verdena hanno intrattenuto i fan per quasi due ore, nelle quali hanno suonato una scaletta discretamente buona.

Alcune note dolenti andrebbero verso l'organizzazione. Molte persone presenti hanno lamentato un forte disagio organizzativo dovuto a forze dell'ordine e cani che saltavano sopra chiunque costringendo molte persone, con nulla di illecito addosso, a spogliarsi. La copertura del palazzetto, inoltre, è apparsa piuttosto scadente, con un tappetino misero a coprire il parquet, tenuto insieme da strisce di scotch che già dopo le prime canzoni si scollava facendo inciampare e cadere moltissime persone. Dopo il concerto erano presi dal levarli velocemente (forse non erano propriamente in regola e dovevano farli sparire?) La sicurezza ad un certo punto si è infilata tra la folla, ammonendo per il loro atteggiamento, le persone prese dal pogo. Che avessero scambiato il concerto dei Verdena per uno di Madonna ? Ai posteri l'ardua sentenza. Vi voglio sempre molto in forma.


SCALETTA:

Adoratorio

Scegli Me (Un Mondo Che Tu Non Vuoi)

Per Sbaglio

Logorrea (Esperti All'Opera)

Badea Blues

Nuova Luce

Lui Gareggia

Caños

Mi Coltivo

Muori Delay

Tu E Me

Castelli Per Aria

Razzi Arpia Inferno e Fiamme

È solo lunedì

Le Scarpe Volanti

Miglioramento

L'Infinita Gioia di Henry Bahus

Loniterp

Spaceman

Il Caos Strisciante


Sorriso in Spiaggia (part 1)

Sorriso in Spiaggia (part 2)

Luna

Non Prendere L'acme, Eugenio

Lei Disse (Un Mondo Del Tutto Differente)

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