Sedicenni sedute tranquillamente sul marciapiede, con in mano una siringa già 'pronta e carica'. Puttane ad ogni angolo. Forze dell'ordine peggio. ''Sopravvivi a Roma serve sangue freddo come i rettili, per strada a denti stretti.. '' parole in rima di Emanuele Frasca, in arte Noyz Narcos, romano d.o.c.
Ore 20.30, con un ovviamente già preventivato ritardo, arrivo in quel di Roma e tradendo la mia vera natura di indie-punk-rocker al posto di un classico BigMac da ghetto-style-from NYC mi concedo un 'alternativo e ribelle' happy-hour-fighetto in un locale in centro. Dopo un paio di Aperol Spritz arrivo per le 22:10 al locale ed entro in un Alpheus stracolmo, praticamente nello stesso momento in cui entrano anche i Dogo che 5 minuti più tardi iniziano la loro performance. Il locale come vi dicevo è pienissimo ma il palco rialzato permette un'ottima visuale praticamente a tutti. Subito rimango piacevolmente sorpreso da un particolare, le basi di Don Joe, il producer del trio, sono molto fedeli al disco e non subiscono quel trattamento molto diffuso nei live Hip-Hop di 'impoverimento dei particolari' che trasforma beat maestosi in basi minimali, perfetto secondo me per un live di rap old-school ma fuori luogo nell'attuali e più moderne interpretazioni del genere. I ragazzi partono alla grande con l'accoppiata 'Voi non siete come noi'&'Per la gente' e vanno avanti pescando soprattutto dall'ultimo e penultimo album senza disdegnare però tuffi nel passato, molto graditi ai fan. La platea è già di per sè molto calda ma bisogna dare adito ai Club Dogo di essere bravissimi 'nel dare alla gente quello che la gente vuole'. Nota positiva della serata è l'impianto dell'Alpheus che spicca per potenza e per nitidezza sonora, risultando sicuramente determinante per la resa ottimale della serata. Tornando al concerto è evidente come i due mc, Jake La Furia e Gue Pequeno, siano entrambi in grande forma, e come anche dopo tantissime date in giro per l'Italia continuino ad esprimere una carica pazzesca regalando così ai fans un'ottima prestazione. Verso le 23:40 dopo circa un ora e venti, un'ora e mezza il concerto finisce. Il live è stato sicuramente di ottimo livello, i tre ragazzi di Milano hanno ormai un'intesa e un'esperienza incredibile e ciò li porta ad avere una naturalezza e scioltezza che non può far che bene sul palco. Un live quindi non lunghissimo ma veramente di grande caratura e carico di passione, con una scaletta perfetta, che ha lasciato sia le ragazzine quindicenni urlanti dell'ultim'ora e sia i fan più vecchi e della vecchia guardia, piacevolmente soddisfatti.
Qui sotto un'estratto dal live di ieri, filmato dal sottoscritto:
2 commenti:
Grande!!!complimenti per il report.
ci sono due grandi assenti però: che fine hanno fatto le granate e le pistole di Don Joe??
ahahahahahahah...BELLA ZIO!!
VINZ
hahhahaha vero... bisogna 'regalare' al Don degli altri effetti.. che con le pistole ha rott' u cazz
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