domenica 5 agosto 2012

Cheers Damien! - Damien Rice Live @ La Cavea Roma 30 Luglio 2012

Ci son voluti esattamente 5 anni (era il 19 luglio del 2007) per poter rivedere e riascoltare Damien Rice.
Così come allora il concerto ha avuto luogo in uno dei migliori teatri (all’aperto) italiani, La Cavea all’Auditorium di Roma.
Così come allora La Cavea è praticamente sold-out.
Così come allora Damien ha inciso solamente 2 album anche se, nel frattempo, c’è stata la pubblicazione di live, singoli, partecipazioni, anticipazioni di nuovi brani, rumours ecc.
Così come allora c’è un’attesa che si può definire spasmodica.
Eppure non tutto è come prima…
Non c’è più il Damien di un tempo, descritto scostante, burbero e, a volte distante; c’è un artista gioviale, che scherza, dedica, ride, intrattiene, fa cantare al pubblico le sue canzoni.
Non c’è la band, c’è solo lui con la sua chitarra e il suo piano elettrico.
Ed è da dire che c’è stato anche altro…
L’assenza della band non si è fatta assolutamente notare; avesse cantato tutte le canzoni “a cappella” non sarebbe cambiato nulla.
Damien sale sul palco accolto da un’autentica ovazione, saluta tutti con un “Buongiorno” che rettifica subito in “Buonasera, buonasera”, apostrofando simpaticamente subito dopo la ritardataria di turno; piccolissimi indizi che, però, fanno già capire come l’ “aria” a La Cavea, dopo un lustro, sia molto più distesa.
Si inizia con 4 brani alla chitarra senza soluzione di continuità.
Ecco allora The Professor & la Fille Danse, Delicate, che fa esplodere il pubblico già dalle prime note, I Remember, una versione gridata, sentita, stupenda,insomma, uno dei punti più alti dell’intero concerto e, quindi una magica versione di Eskimo.
Lasciata la chitarra si siede al piano elettrico e la drammaticità di Nine Crimes e Accidental Babies fende i pochi refoli d’aria di questa asfittica serata romana.
A questo punto, ripresa la sua chitarra, inizia il colloquio con il suo pubblico.
Sceglie la Amie di turno, facendola salire con il suo boy sul palco e facendoli accomodare di fronte a lui, introduce Older Chest dicendoci di quanto siamo fortunati a vivere a Roma, anche se non ce ne rendiamo conto…
E poi Woman Like a Man e di seguito Volcano eseguita con l’aiuto di tutto il pubblico, che Damien divide in 3 ed ad ogni “porzione” chiede di cantare una strofa differente.
E come se questo attacco ai cuori Riceiani non bastasse, ci sono ancora Coconut Skins, Elephant e, a chiudere la prima parte, Cold Water, cantata completamente al buio, come da sua richiesta, che confluisce in Halleluiah: non ci sono parole, solo brividi e dolcezza…
Rientra Damien dopo qualche minuto, chiama di nuovo al proscenio la ragazza svedese a cui ha dedicato Amie per sceneggiare, da attore consumato, Cheers Darling, durante la quale scola, in 5 minuti, una intera bottiglia di vino bianco.
E poi  c’è ancora spazio per Rootless Tree ed i suoi “fuck you” sparati nel microfono, del ringraziamento a noi italiani per aver inventato la mozzarella di bufala e la burrata (sì, proprio così!) prima della versione unplugged di Cannonball per poi terminare con The Blower’s Daughter che confluisce in una versione di Creep, dall’incipit ironico e dall’esecuzione ineccepibile che eguaglia la bellezza dell’originale (acustica).
Damien ringrazia, saluta ma invita a non andar via con il suo sibillino “A dopo, a dopo, a dopo…”.
Ed infatti, così come già successo a Grado e Firenze, nelle tappe precedenti, dopo una ventina di minuti esce dai camerini de La Cavea, con la chitarra sulle spalle e contornato dai suoi “die-hard fans” si reca sul prato prospiciente dove avverrà la vera e propria apoteosi per Damien ed il suo pubblico di devoti.
Parla con i suoi fans, "rolla" una sigaretta, beve ancora vino, fa suonare un ragazzo che è lì con la chitarra, chiede quale canzone debba suonare ma soprattutto continua lo spettacolo per quel centinaio di persone “adoranti”, eseguendo Wild & Free, Insane, Dogs e Back to Her Man (anche questa con l’aiuto del suo pubblico).
Alla fine bacia, abbraccia e ringrazia tutti quelli che lo avvicinano ed anche se stanco, provato, quasi stremato (e brillo anziché no, a dir la verità) ha un sorriso per tutti.
Uno spettacolo “totale”, dove c’è stato spazio per i sorrisi, le lacrime, i brividi, le risate, la dolcezza, i sussurri, le grida, che resterà impresso per sempre nella mente di chi ha avuto la fortuna di esserci.
La speranza, ora, è che non faccia passare altri 5 anni prima di poterlo riascoltare e rivedere da queste parti e che si decida a dare un seguito a “9”.  
Cheers Damien!


PS: per notizie, aggiornamenti, discussioni ecc. su Damien www.ninecrimes.it


SETLIST CONCERTO

1. The Professor & La Fille Danse
2. Delicate
3. I Remember
4. Eskimo
5. 9 Crimes
6.
Accidental Babies
7. Amie
8. Older Chests
9. Woman Like A Man
10.
Volcano
11. Coconut Skins
12.
Elephant
13. Cold Water > Hallelujah

14. Cheers Darlin'

15. Rootless Tree
16. Cannonball

17. The Blower's Daughter > Creep


SETLIST AFTERSHOW

1. Wild & Free
2. Insane
3. Dogs
4. Back To Her Man

0 commenti:

Posta un commento

 
©2011 Stordisco_blog Theme Design by New WP Themes | Bloggerized by Lasantha - Premiumbloggertemplates.com | Questo blog non è una testata giornalistica Ÿ